Krishna sostiene la collina Govardhan |
Gli abitanti del villaggio di Vrindavana stavano preparando l'Indrapuja, il sacrificio annuale dedicato al re degli dei, signore delle piogge che con la sua benevolenza rendeva possibile la loro vita e quella degli animali da loro allevati.
Ma Krishna, settimo avatara di Vishnu che abitava con i pastori del villaggio, riuscì a cionvincerli che non era necessario fare quel sacrificio. "Non c'è bisogno di fare un sacrificio ad Indra, la pioggia cade lo stesso e l'acqua non mancherà nè per voi nè per i vostri animali nè per i vostri campi. E' meglio che il sacrificio lo facciate in onore della collina Govardhan, è lei che rende possibile la vostra vita, non Indra."
I pastori e i contadini di Vrindavana rimasero stupiti da quelle parole, ma dopo qualche esitazione iniziarono a celebrare un sontuoso sacrificio in onore della collina ai cui piedi sorgeva il loro villaggio.
Krishna voleva dare una lezione ad Indra divenuto troppo orgoglioso e voleva ristabilire le gerarchie, lui era la Persona Suprema cui i bakta, devoti, dovevano venerazione e culto.
Indra però non ci stette e chiamò a raccolta le sue più potenti nuvole a cominciare da Samvartaka, la terribile nuvola che appare ad ogni dissoluzione dell'universo. Sul villaggio di Vrindavana si scatenò il più furioso di tutti i temporali, per giorni e giorni piovve e grandinò. Il terreno non riusciva più ad assorbire l'acqua, il villaggio venne devastato da violente inondazioni, gli uomini e gli animali non sapevano più dove stare e si rivolsero a Krishna, supplicandolo di aiutarli.
Krishna allora sollevò con la mano l'intera collina di Govardhan ed invitò tutti i pastori ed i loro animali sotto quell'enorme ombrello.
Indra continuò a far cadere pioggia, ma gli aminci di Krishna erano al sicuro sotto la sua protezione e l'ira del re degli dei niente poteva contro Krishna.
Indra capì, fece smettere di piovere e si prostrò umilmente ai piedi di Krishna.
La collina Govardhan venne rimessa al suo posto e ogni anno ancora oggi viene celebrato un sacrificio in suo onore, il Govardhanpuja.
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