venerdì 28 febbraio 2014

Indian Elections

May is approaching and with it the national elections that will call to the polls 800 million Indians.
For the Congress Party (click here), which expresses the current Prime Minister Manmohan Singh, these elections will be crucial and very difficult.
The many cases of corruption have come to the fore, the economy does not pull anymore, vertical fall in the rupee against the dollar, the double-digit inflation with an intolerable reduction in purchasing power, the discontent of many segments of the population are all factors pushing hard to believe that the party of Sonia Gandhi will replicate the results of the previous national elections of 2009.
This impression is confirmed by the recent statal elections which were held in key states in the Indian federation where the Bharatiya Janata Party (BJP), the Hindu nationalist party led by his critically acclaimed and discussed (click here) leader Narendra Modi, won in a clear way.
The BJP wins in key states and populous as Rajasthan, Madhya Pradesh, Chhattisgarh.
The difficulty of the Congress Party is also evident from the delay with which the Congress chose the name of the candidate for prime minister which will be compared with Modi. Granted, although not flattering in the polls, the appointment of Rahul Gandhi, son of Rajiv and Sonia Gandhi and grandson of Indira.
Political situation is complicated by the born of a new star. It is AAP, Aam Aadmi Party (literally Common Man Party, click here), which comes from the experience of the anti-corruption movement of Anna Hazare and that is driven by Arvind Kejriwal. The AAP has won the important Delhi hall where Kejriwal, with the support of the Congress, became Chief Minister in last December to resign a few days ago when his anti-corruption bill (the Jan Lokpal Bill) was rejected by parliament in which the AAP has not the majority.
But Congress and BJP, the two major Indian parties, will not be able to govern alone and will need the support of the myriad of local and regional parties as well as the AAP whose votes will be difficult to do less.




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Le elezioni indiane

Maggio si avvicina e con lui le elezioni politiche nazionali che chiameranno alle urne 800 milioni di indiani.
Per il Partito del Congresso (clicca qui), che esprime l'attuale premier Manmohan Singh, saranno elezioni cruciali e difficili.
I molti fatti di corruzione venuti alla ribalta, l'economia che non tira più, la rupia in caduta verticale sul dollaro, l'inflazione a due cifre con una insopportabile riduzione del potere di acquisto, il malcontento di tante fasce della popolazione sono tutti fattori che spingono a ritenere che difficilmente il Partito di Sonia Gandhi replicherà i risultati della precedente tornata elettorale nazionale del 2009.
Questa impressione è confermata anche dalle recenti elezioni che si sono svolte in stati chiave della federazione indiana e che hanno visto il Bharatiya Janata Party (BJP), il partito nazionalista hindu guidato dal suo acclamato e discusso (clicca qui) leader Narendra Modi, vincere anche in modo netto.
Il BJP vince in stati fondamentali e popolosi quali Rajasthan, Madhya Pradesh, Chhattisgarh.
La difficoltà del Partito del Congresso è resa evidente anche dal ritardo col quale il Congress ufficizlizza il nome del candidato premier che si confronterà con Modi. Scontata, nonostante in non lusinghieri sondaggi, la designazione di Rahul Gandhi, figlio di Rajiv e Sonia Gandhi e nipote di Indira.
Da segnalare che nel panorama complicatissimo della politica indiana è nata una nuova stella. Si tratta dell'AAP, Aam Aadmi Party (letteralmente Partito dell'uomo comune, clicca qui), che nasce dall'esperienza dei movimenti anticorruzione di Anna Hazare e che è guidato da Arvind Kejriwal. L'AAP ha vinto nell'importante municipio di Delhi di cui Kejriwal, col sostegno del Congresso, è divenuto Chief Minister lo scorso dicembre per dimettersi qualche giorno fa quando un suo progetto di legge anticorruzione (il Jan Lokpal Bill) è stato bocciato dal parlamento nel quale l'AAP è soltanto partito di maggioranza relativa.
Ma molto probabilmente sia che prevalga il Congress sia che vinca il BJP, i due maggiori partiti indiani non saranno in grado di governare da soli ed avranno bisogno del sostegno della miriade di partiti locali e regionali ed anche dell'AAP dei cui voti difficilmente potranno fare a meno.



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domenica 23 febbraio 2014

Jung sull'India


"Penso che un viaggio in India sia la cosa più edificante e, da un punto di vista psicologico, la più consigliabile che possiate fare, anche se vi potrà dare considerevoli mal di capo."

Carl Gustav Jung




sabato 15 febbraio 2014

The end justifies the means?


The end justifies the means? This the thought of Gandhi.

"The means may be likened to a seed, the end to a tree, and there is just the same inviolable connection between the means and the end as there is between the seed and the tree. We reap exactly what we sow."


M. K. Gandhi


Il fine giustifica i mezzi?


Il fine giustifica i mezzi? Questo il pensiero del Mahatma.
"Il mezzo può essere paragonato a un seme, il fine a un albero e tra  mezzo e fine vi è esattamente lo stesso inviolabile nesso che c'è tra seme e albero. Noi raccogliamo esattamente ciò che seminiamo."


M.K. Gandhi




sabato 1 febbraio 2014

Ashtavakra, the crippled wise

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Kahoda was the beloved disciple of the wise Uddalaka. After concluding his studies , the young man took to wife Sujata, the beloved daughter of the master.
The two were very happy and after a short time Sujata became pregnant. Wanting his son was wise as his grandfather and his father, the woman was going to attend lectures by Uddalaka and Kahoda.
After a bit of time, the embryo - which was obviously led to learn - pointed out that his father Kahoda had made ​​eight errors in the recitation of a mantra.
Kahoda was very offended by what he considered an affront and cursed the unborn child which his wife had in her womb: "You said I made ​​eight errors, well be born with eight deformities! "
Before the baby was born, Kahoda went to Janaka, king of Mithila in search of fortune.
Just at that time the king wanted to celebrate a great sacrifice, but could not do so until someone had not defeated in a wisdom duel  the wise man Bandhi. Until that time no one was successful and the rule of duel predicted that those who were defeated were drowned while the winner could celebrate the sacrifice.
Even Kahoda lost and, like many other sages defeated before him, was drowned in the river.
After a few months after the death of Kahoda, was born the son of Sujata who - according to the father's curse - filed eight strains: two feet , knees , hands, chest and head. For this he was called Ashtavakra, which means "whit eightlimbs crooked"  (in Sanskrit ashta means eight and vakra crooked).
At the age of twelve, the formation of Ashtavakra was finished, the boy was the most brilliant student, a wise man of rare wisdom.
When Ashtavakra knew the end that his father had done, he decided to go to the king Janaka to avenge Kahoda.
In a very short time the boy defeated Bandhi and claims that he were drowned as the other wise men had lost. At that point Bandhi revealed his true identity: he was the son of Varuna, the god of water, sent by the father to earth to choose the best wise men to celebrate his own great sacrifice.
"The sacrifice of my father has now been celebrated - Bandhi said - and the wise men can rise from the waters of the river."
When Kahoda, reborn from the water, learned that his son Ashtavakra had fought Bandhi  was moved.
Bandhi then said, "Kahoda, bless your son and you Ashtavakra bathe in the river."
The boy - after having received the blessing of his father - plunged into the river, and when he came out from the water, all his deformity were remedied.




Ashtavakra, il saggio storpio

Ashtavakra
Kahoda era il discepolo prediletto del saggio Uddalaka. Una volta conclusi gli studi, il giovane prese in moglie Sujata, l'amata figlia del maestro.
I due erano molto felici e dopo poco tempo Sujata rimase incinta. Volendo che il figlio fosse saggio e sapiente come il nonno e il padre, la giovane andava ad assistere alle lezioni tenute da Uddalaka e da Kahoda.
Dopo un po' di tempo che Sujata assisteva alle lezioni, l'embrione - che evidentemente era portato ad imparare - fece notare che il padre Kahoda aveva fatto otto errori nella recitazione di un mantra.
Kahoda rimase molto offeso da quella che considerò un affronto e maledì il feto che la moglie aveva in grembo: "Hai detto che ho fatto otto errori, ebbene nascerai con otto deformazioni!"
Prima che il bambino nascesse, Kahoda si recò presso Janaka, re di Mithila in cerca di fortuna. 
Proprio in quel periodo il re voleva celebrare un grande sacrificio, ma non poteva farlo fin quando qualcuno non avesse sconfitto in un duello di sapienza il saggio Bandhi. Fino a quel momento nessuno ci era riuscito e la regola del duello prevedeva che chi veniva sconfitto fosse affogato mentre il vincitore avrebbe potuto celebrare il sacrificio. 
Anche Kahoda perse e, come molti altri saggi sconfitti prima di lui, venne affogato nel fiume.
Dopo pochi mesi dalla morte di Kahoda, nacque il figlio di Sujata che - secondo la maledizione paterna - presentava otto deformazioni: ai due piedi, alle ginocchia, alle mani al torace e alla testa. Per questo venne chiamato Ashtavakra, che significa dalle otto deformazioni (in sanscrito ashta significa otto e vakra, stortura).
All'età di dodici anni, la formazione di Ashtavakra fu conclusa, il ragazzo era il più brillante degli studenti, un saggio di rara sapienza.
Quando Ashtavakra conobbe la fine che aveva fatto suo padre, decise di andare dal re Janaka per vendicare Kahoda.
In brevissimo tempo il ragazzo sconfisse il saggio Bandhi e pretese che venisse annegato come gli altri saggi che avevano perso. A quel punto Bandhi rivelò la sua vera identità: era il figlio di Varuna, dio delle acque, inviato dal padre sulla terra per scegliere i migliori saggi per celebrare un proprio grande sacrificio.
"Il sacrificio di mio padre ora è stato celebrato - disse Bandhi - e i saggi possono risorgere dalle acque del fiume." 
Quando Kahoda, rinato dalle acque, seppe che suo figlio Ashtavakra aveva battuto in duello Bandhi, fu commosso.
Bandhi allora disse, "Kahoda benedici tuo figlio e tu Ashtavakra bagnati nel fiume."
Il ragazzo - dopo aver ricevuto la benedizione del padre - si immerse nel fiume e, quando uscì dalle acque, tutte le sue deformità erano sanate.