domenica 4 ottobre 2015

Chinnamasta, the self-decapiting Goddess




Goddess Parvati was bathing in the cool waters of the river Mandakini, when her two attendends Dakini and Varnini, also known as Jaya and Vijaya, told her that they were hungry and wanted to eat.
The Goddess asked them to wait, but they  insisted the same lot.
Parvati then with the nail of his thumb (or with a sword) cut cleanly through her own head and it fell on her hand.
Severed neck began to flow three spurts of blood that fell directly into the mouth of Dakini and Varnini, while the third went to the mouth of Parvati same.
Was born Chinnamasta or Chinnamundi, the "goddess headless" (in Sanskrit 'chinna' means 'separate' and 'masta' means 'head').
Chinnamasta is one of the ten Mahavidyas I mentioned in this post.
The iconography (see photo) generally rapresents her as a woman holding her head on a hand and neck severed three springs gush of blood that are consumed by the two maids and her own head.
The  Goddess is represented above a man and a woman in the sexual act, they are the God of love, Kama, and his wife Rati, the Goddess of sexual desire.
The neck of the goddess is adorned with skulls and human heads.
The meaning of this deity is controversial.
For more traditional Hinduism, the goddess refers to Vedic sacrifice after which the sacrificial victim was decapitated and to the idea according to which life is born from death in a circular path powered.
The separation of the head from the body and overpower the two deities of desire, also  symbolize detachment from material things, the phenomenal reality and, above all, the ability to control sexual desire, emblematic symbol of all that hinders the attainment of liberation.
In Tantrism instead the meaning of the Goddess is different.
The blood gushing represent the kundalini, the energy that resides in the last chakra of our body and that goes back to the head. In tantric ritual it is in fact central consumption of body fluids. Energy is awakened from its wish-fulfillment represented by the sexual Kama and Rati that then they would not be submissive position, but would be the basis of energy Chinnamasta.







Chinnamasta, la Dea senza testa

La Dea Parvati stava facendo il bagno nelle fresche acque del fiume Mandakini, quando le sue due ancelle, Dakini e Varnini, conosciute anche come Jaya e Vijaya, le dissero che avevano fame e che volevano mangiare. 
La Dea chiese loro di attendere, ma le stesse insistettero molto. 
Parvati allora con l'unghia del suo dito pollice (o con una spada) si tagliò di netto la testa che le cadde sulla mano destra. 
Dal collo mozzato cominciarono a sgorgare tre zampilli di sangue che caddero direttamente nella bocca di Dakini e Varnini, mentre il terzo andò nella bocca di Parvati stessa. 
Era nata Chinnamasta o Chinnamundi, la "dea senza testa" (in sanscrito 'chinna' significa 'separato' e 'masta' significa 'testa').
Chinnamasta è una delle dieci Mahavidya di cui ho parlato in questo post.
L'iconografia (vedi foto sopra) generalmente la rappresenta come una donna che tiene su una mano la propria testa mentre dal collo mozzato sgorgano tre zampilli di sangue che vengono bevuti dalle due ancelle e dalla sua stessa testa.. 
La Dea è rappresentata sopra un uomo e una donna nell'atto sessuale, sono il Dio dell'Amore, Kama, e sua moglie Rati, la Dea del desiderio sessuale. 
Il collo della dea è ornato di crani o teste umani.
Il significato di questa divinità è controverso.
Per l'induismo più tradizionale, la Dea rimanda al sacrificio vedico al termine del quale la vittima sacrificale veniva decapitata e alla concezione in base alla quale la vita nasce dalla morte in un percorso circolare autoalimentato.
La separazione della testa dal corpo ed il sovrastare le due divinità del desiderio, simboleggerebbero inoltre il distacco dalle cose materiali, dalla realtà fenomenica e, soprattutto, la capacità di controllare il desiderio sessuale, simbolo emblematico di tutto ciò che ostacola il raggiungimento della liberazione.
Nel tantrismo invece il significato della Dea è di tuttaltro tenore. 
Il sangue zampillante rappresenterebbe la kundalini, l'energia che risiede nell'ultimo chakra del nostro corpo e che risale fino alla testa. Nel rituale tantrico è infatti centrale il consumo dei fluidi corporali. L'energia è risvegliata proprio dal soddisfacimento del desiderio rappresentato dall'atto sessuale di Kama e Rati che quindi non sarebbero in posizione sottomessa, ma sarebbero la base energetica di Chinnamasta.