giovedì 31 dicembre 2015

Che meraviglia le grotte di Ajanta!

Le trenta grotte buddhiste di Ajanta sono uno splendore. 
A circa 100 km da Aurangabad (due ore di auto) si trova questo sito archeologico che toglie veramente il fiato. Si tratta di trenta grotte scavate nella roccia di basalto su un altopiano a ferro di cavallo che dà sul fiume Waghore.
Le grotte sono state realizzate tra il II sec. a.C. e il VI d.C.. Oltre alla suggestione della location, le grotte raccolgono delle pitture murali e delle statue veramente belle.
In particolare nella grotta n. 1 e nella grotta n. 16 ci sono delle pitture che illustrano la vita del Buddha e quel che più impressiona è che gli artisti conoscevano già alla perfezione la regola della prospettiva. Tutte le figure e tutti gli edifici sono in prospettiva, i personaggi caratterizzati nella propria fisionomia ed i colori ancora molto accesi.
Le statue riproducono il Buddha in molte posizioni e con diversi mudra. Quella che mi ha colpito di più è conservata nella grotta n. 26. È un gigantesco Buddha sdraiato con la testa appoggiata ad un cuscino.
Domani a Ellora.

P.S. niente foto perché la connessione fa le bizze.





mercoledì 30 dicembre 2015

Il Mahalakshmi Templum

Questa mattina, primal di partire per Aurangabad, abbiamo visitato il Mahalakshmi Templum di Mumbai che si trova su un promontorio sul mare a nord di Marina Drive. È un tempio dedicato a Lakshmi, sposa si Vishnu e dea della ricchezza. Il tempio, costruito alla fine del '700, non presenta grande interesse da un punto di vista architettonico o artistico, ma è molto interessante visitarlo perché è sempre molto affollato e il quartiere circostante è veramente caratteristico.
Japamala, i rosari hindu
La stradina che dalla via principale (Bhulabhai Desai Road) porta al Tempio è costellata di negozietti che vendono oggetti devozionali, fiori, ghirlande, immagini sacre e frutta per le offerte alla Dea, burro, canfora (per il fuoco), polveri colorate per segnarci la fronte. Il tutto è molto colorato e coinvolgente.
Tolte le scarpe, una gradinata, con file separate per uomini e donne, porta all'interno del Tempio. Nella cella più sacra, il garbaghra, sono poste tre immagini tutte ricoperte di argento, si tratta di Lakshmi, Kali e Saraswati rispettivamente spose di Vishnu, Shiva e Brahma, gli dei che rappresentano la trimurti hindu.
Usciti dal garbaghra anche noi abbiamo celebrato il rituale della monetina. In pratica su una determinata parete abbiamo posto la nostra moneta che, una volta lasciata, è caduta in un contenitore protetto da grate.
Ci siamo garantiti ricchezza per i prossimi anni? Deciderà Mahalakshmi!

martedì 29 dicembre 2015

E rieccoci a Mumbai

E rieccoci a Mumbai, città vista e rivista che non ci stanca mai.
Dopo un lungo volo da Parigi, siamo arrivati a Mumbai, due ore di sonno e pomeriggio dedicato al girovagare per la città. Ovviamente siamo finiti al Leopold, nostro (e non solo nostro) locale di riferimento in questa affascinante città. Certo gli addobbi natalizi con tanto di pupazzo di neve non ci stanno granché.
Il Leopold Caffè a Mumbai
Oggi è il 29 e abbiamo passato la mattina all'Isolo di Elephanta o, meglio, di Gharapuri. Qua ci sono dei templi rupestri bellissimi, tutti scavati nella roccia, con statue e bassorilievi che, purtroppo, sono stati danneggiati o addirittura distrutti dai civilissimi portoghesi che giunsero a Bombay a portare la civiltà e distruggere i simboli infedeli (vi ricorda qualcosa di attuale?).
Si tratta di una decina di grotte realizzate tra il 400 e l'800 dC e quel che resta comunque vale la pena dell'oretta di traghetto da Gate of India.
Questo sotto è Shiva nei sue tre aspetti: creatore, preservato re e distruttore dell'universo.

Il pomeriggio lo abbiamo passato a Crawford Marketing e nelle pazzesche strade del quartiere dove si vende di tutto e sembra che si siano dati appuntamento tutti gli indiani. Caos pazzesco. 
Ora a letto, domani partenza per Aurangabad.