sabato 16 giugno 2012

The world before her

Venti ragazze indiane bellissime si addestrano a Mumbay per sembrare ancora più belle e spigliate, sensuali ed eleganti. Altre ragazze indiane si addestrano nel campo di Durga Vahini per imparare la dottrina hindutva e combattere coloro che vogliono colonizzare l'India e distruggere la religione, la civiltà e le tradizioni indiane. 
Miss India e un campo di addestramento paramilitare, due mondi che più lontani non potrebbero essere, ma che ben sintetizzano l'attuale momento storico del continente indiano.

Davvero un bel documentario quello proiettato a Firenze nell'ambito della prima edizione della rassegna 'Tribeca Firenze', il ramo italiano del noto festival cinematografico newyorkese. E proprio al Tribeca di New York The world before her, questo il titolo del documentario, ha vinto il World Documentary Award.
La regista Nisha Pahuja non si è limitata ad intervistare le protagoniste di questi due mondi, ma è entrata nelle loro case, ha fatto parlare i famigliari, ha mostrato il contesto sociale e culturale nel quale queste diversissime ragazze, le miss e le combattenti induiste, vivono. Ha mostrato i loro diversissimi ideali, le loro aspirazioni ed i loro sogni. 
Una cosa però accomuna tutte queste ragazze, sono tutte ugualmente determinate a raggiungere l'obiettivo: la corona di miss e una carriera nello show business da una parte e la lotta, se necessario anche armata, per difendere le tradizioni indiane dall'altra.
Un lucido documento non solo sulla condizione femminile in India, ma anche sulle due scelte estreme che l'India di oggi sembra perseguire: il consumismo occidentale e l'integralismo induista, senza la possibilità di una mediazione o di una terza via che, secondo me, solo l'India potrebbe offrire al mondo intero.


2 commenti:

  1. che bello deve essere stato vedere per intero il film! certo che una realtà così fa un po' paura: spero che queste combattenti rappresentino solo gli estremi; ad ogni modo è una realtà inquietante.
    Chissà se c'è un modo di vedere il tutto in versione integrale?
    abbraccio!

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  2. Ciao Elisa, hai proprio ragione tu siamo agli estremi e il documentario e' riuscito proprio per questo, perche' rappresenta due estremi: l'integralisma hindu da una parte e l'integralismo consumistico dall'altra. E' purtroppo molto rispondente alla realta' dell'India di oggi, dove l'equilibrio, una sorta di 'terza via' e' sempre piu' marginale.
    Un abbraccio.

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