martedì 19 giugno 2012

20 giugno 1756: il "Black hole" di Calcutta


Le Indie Orientali in una carta del 1665 

E’ passato alla storia come “The black hole of Calcutta”, “Il buco nero di Calcutta”, uno dei più famosi e strumentalizzati avvenimenti nella storia della lotta indiana contro il dominio britannico. 
Siamo nel 1756, la britannica Compagnia delle Indie sta cercando di consolidare i propri traffici commerciali ai danni dei francesi e, in vista dei futuri scontri, rafforza le difese di Fort William a Calcutta. 
Il nawab del Bengala, Siraj al-Dawlah, che governa su Calcutta, non viene neppure avvisato e quindi decide di attaccare l’esercito della Compagnia. 
In poco tempo gli uomini del nawab hanno il sopravvento sui pochi militari inglesi. 
Vengono catturati sia militari che civili. 
Secondo la narrazione di colui che è diventato l’unico testimone, John Zephaniah Holwell, 146 persone vengono imprigionate in una cella senza finestre delle dimensioni di 24 piedi per 18 (circa 4 metri per 5) e lì vi stanno tutta la notte. 
Il giorno dopo, il 20 giugno 1756, dopo solo 23 persone sono sopravvissute. Gli altri sono tutti morti, molti dei morti vengono trovati ancora in piedi in quanto l’affollamento della cella non li aveva fatti cadere. 
Il fatto fece molto scalpore e suscitò l’indignazione dei ‘civili’ inglesi contro i ‘barbari’ indiani. 
Solo successivamente si cominciò a contestare il fatto soprattutto per quanto riguarda le sue effettive dimensioni e si sostenne che Holwell lo avesse esagerato. In particolare venne evidenziato che in una cella 24 per 18 era materialmente impossibile che entrassero 146 persone, che queste non potevano essere più di 64 e che di queste ne morirono ‘solo’ 43. 
Risultò anche che fu soltanto per dimenticanza e non per volontà che i prigionieri vennero lasciati una notte intera nella cella. 
Ovviamente i britannini non sentirono ragioni, si riorganizzarono e - un anno dopo - sconfissero l'esercito del nawab Siraj al-Dawlah che venne ucciso e sostituito con un nawab più 'sensibile' agli interessi inglesi.

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