domenica 1 maggio 2011

Milioni di bambine non nate

Sono milioni le bambine che mancano all'appello oggi in  India.
I dati preliminari del Censimento 2011 svoltosi recentemente in India evidenziano, tra l'altro, una preoccupante e generalizzata riduzione del rapporto tra nati maschi e nati femmine. Si è passati da 976 femmine ogni 1.000 maschi nel 1961 alle attuali 914 femmine ogni 1.000 maschi. In certi distretti il rapporto è di 850 a 1.000.
Si ritiene che l'acuirsi del divario sia dovuto anche al diffondersi delle moderne tecnologie mediche quali l'amniocentesi e l'ecografia che consentono di conoscere in anticipo il sesso del nascituro e quindi di pratica l'aborto selettivo di feti femmina. In certi zone è diffuso purtroppo anche l'infanticidio femminile.
Bambine di Cochin
Il divario sempre crescente tra il numero delle femmine e quello dei maschi - che è più accentuato nelle grandi città rispetto ai villaggi - è considerato la causa di fenomeni dolorosi quali la tratta di bambine povere destinate a matrimoni forzati e addirittura a casi di poliandrismo, cioè di più uomini che sposano la medesima donna.
Il miglioramento dell'economia e l'aumento dell'alfabetizzazione nel paese non ha comportato un contenimento di questo squilibrio di genere che anzi si è dilatato.
In gran parte dell'India la parità dei sessi è ben lungi dall'essere garantita. La società civile e religiosa, politica ed economica  - salvi casi sporadici anche molto importanti (vedi Sonia Gandhi o la Presidente della Repubblica Pratibha Patil) - è fortemente maschilista e le donne sono discriminate sotto molteplici aspetti. Generalmente in India si ritiene pertanto che la nascita di una figlia sia un problema, a cominciare dall'obbligo di procurarle una dote per poterla sposare.
Non si tratta di un problema medico-sanitario o giuridico, non servono leggi speciali (tutte regolarmente fallite), ma servirebbe un cambiamento culturale che in questo caso l'India non sembra riuscire a fare. 

Se volete approfondire potete leggere integralmente l'intervento del Prof. K.S. Jakob dell'Università di Vellore pubblicato su The Hindu

4 commenti:

  1. cosa???? solo perchè siamo donne/femmine veniamo considerate delle sciocche? non capaci di fare?Be questo non è giusto, basta guardare indietro nella storia, la regina Elisabetta I, che ha portato l' inghilterra al massimo sviluppo, economico e sociale,oppure Giovanna d' arco che ha condotto la francia in battaglia oppure basta guardare ora,Sonia Gandhi ad esempio, insomma ame sembra che noi si sia anche meglio degli uomini.Abortire solo perchè si è costrette dal proprio marito solo per il sesso del feto, arrivare anche ad uccidere, ma non ha peso sulla coscienza degli assassini ? NAMASTE
    Margherita

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  2. un sfogo giusto...
    certo che è tutto ingiusto, sbagliato, d'altra parte è vero. Bisogna farci i conti e cercare di far qualcosa, anche piccola, per cambiare le cose. Scriverlo per farlo sapere mi sembra un buon inizio.

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  3. In teoria l'accertamento del sesso prima della nascita sarebbe proibio per legge. proprio per evitare tali situazioni.

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  4. e allora facciamoci sentire anche se solo con lo scritto, ma almeno ci abbiamo provato.

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