sabato 2 novembre 2013

Il Mantra Hamsa

Brahma sul suo vahana, l'Hamsa
Uno dei mantra più potenti e più famosi è l’Hamsa Mantra, il Mantra dell’oca o del cigno
I testi sacri, uno per tutti lo Shivasutravirmasini, prescrivono che il mantra vada ripetuto 21.600 volte. 
La sillaba ham va pronunciata con l’ispirazione e la sillaba sa con l’espirazione. E poiché le due fasi della respirazione occupano circa quattro secondi, la ripetizione del mantra per 21.600 volte copre l’arco delle 24 ore (86.400 secondi cioè, appunto, 24 ore).
La parola hamsa fa riferimento all’oca selvatica, tra l’altro vahana di Brahma e di sua moglie Saraswati, simbolo della conoscenza trascendente in quanto riesce col suo volo a staccarsi dal lago così come l’uomo deve riuscire, con la protratta ripetizione del mantra a staccarsi dal mondo illusorio di maya.
Il mantra è molto importante per la filosofia vedanta perchè hamsa fa riferimento a ham so che significa io sono e che si riferisce all’identificazione dell’atman individuale con il supremo brahman.
La ripetizione (japa) di questo mantra assicura il raggiungimento dei purushartha dei quattro scopi della vita dharma, artha, kama e moksha.





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