sabato 6 aprile 2013

Il predestinato

Quattro contadini vennero sorpresi in mezzo ai campi da un violentissimo temporale. La pioggia scendeva violentemente e i quattro uomini si ripararono sotto un albero molto grande. 
Il temporale peggiorò, cominciarono a schiantarsi a terra fulmini violentissimi e gli uomini capirono che Indra, dio del cielo, aveva preso di mira uno di loro e voleva fulminarlo. Ma chi dei quattro? 
Quando un fulmine lampeggiò vicino all’albero, uno dei quattro contadini disse: “Ormai è chiaro, Indra vuole uno di noi ed è inutile far correre rischi agli altri tre. Propongo che a turno, ciascuno di noi abbandoni questo albero e corra verso quel piccolo albero che è di fronte a noi e poi torni qui. Se è lui il predestinato, Indra lo colpirà, sarà soddisfatto e gli altri saranno salvi.” 
Gli altri contadini accettarono e sorteggiarono chi doveva correre per primo. 
Con la paura nel cuore il primo contadino corse verso l’albero che aveva di fronte, lo raggiunse e tornò sotto il grande albero. 
E così fecero altri due contadini, corsero, raggiunsero il piccolo albero e tornarono salvi mentre il temporale si abbatteva sempre più violentemente. 
Era rimasto l’ultimo contadino, sicuramente era lui il predestinato. 
“Non voglio andare – disse il poveretto – fatemi stare qui con voi, fin quando saremo insieme Indra non si abbatterà su di noi, perché non vorrà far perire tre innocenti per colpire un solo predestinato!” 
Ma gli altri contadini non vollero sentire ragioni e spinsero a forza il contadino fuori dal grande albero. 
Il poveretto piangendo e in preda al terrore cominciò a camminare verso il piccolo albero e dopo pochi passi, sentì alle proprie spalle uno schianto violentissimo. Si girò e vide che un fulmine si era abbattuto sul grande albero, lo aveva carbonizzato e con lui anche i tre contadini che vi erano sotto.

2 commenti:

  1. bellissima questa storia, da qualunque parte la guardi ha una sua morale. Franca

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    1. Un occidentale potrebbe interpretarla nel senso che 'da soli non ci si salva', un hindu che 'nessuno può sfuggire al proprio destino'.

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