domenica 2 settembre 2012

Padma, il fiore di loto

Vishnu su un fiore di loto
“Siate come il loto – dicono i saggi indiani – le cui radici sono nel fango, ma il cui fiore emerge sopra l’acqua dello stagno non venendone contaminato.” 
Il loto, padma in sanscrito, è un fiore molto importante in India. 
Dall’ombelico di Vishnu nacque un loto sul quale era seduto Brahma che creò l’universo. Per questo uno degli appellativi di Vishnu è padmanabha, cioè con l’ombelico di loto. 
Anche secondo un’altra tradizione da un loto d’oro nasce l’universo, lo narra il Padmapurana, il purana del loto appunto. 
Sul padmapitha, il piedistallo di loto, sono sempre poggiati gli dei nei dipinti e nelle sculture. 
Negli edifici sacri i capitelli delle colonne sono a forma di loto e sono petali di loto quelli che circondano i mandala e gli yantra. 
Il dio Krishna è padmapada, il dio dai piedi di loto, ma soprattutto Padua è uno dei nomi di Lakshmi la dea della prosperità e della fortuna, sposa di Vishnu. 
Si chiama padma asana, cioè la posizione del loto, una delle principali posizioni dello yoga, quella seduti con le gambe incrociate e il dorso eretto. E’ la posizione maggiormente indicata per la meditazione e una delle più popolari posizioni del Kamasutra. 
Si chiama Padma l’ampio delta del sacro fiume Gange, infatti il fiume si getta nel mare ampliando i suoi rami come petali di un fiore di loto. 
E infine, il Padma Shri è la quarta più alta onorificenza della Repubblica Indiana.

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