Kirtimukha |
Jalandhara era padrone dei tre mondi e, grazie alle austerità che aveva condotto, aveva poteri immensi, ma qualcuno gli fece presente che non aveva proprio tutto. Gli mancava Parvati, la donna più bella del mondo che era andata in sposa a Shiva.
“Cosa se ne fa Shiva, asceta pezzente, di una donna così bella?” si domandò Jalandhara. “La voglio!”
Detto questo, chiamò Rahu e lo mandò da Shiva come suo ambasciatore.
“Va’ da Shiva e digli di darmi Parvati, se rifiuta, sarà la guerra.”
Da buon messaggero, Rahu si presentò da Shiva e, in nome di Jalandhara, chiese Parvati.
Ascoltata la richiesta, Shiva divenne furibondo e dal suo terzo occhio nacque una creatura terribile con la criniera di leone, gli occhi di fuoco, il corpo esile ed emaciata. Un mostro violento e fortissimo, che aveva in sè tutto l'ira del dio assoluto, un mostro affamatissimo che si avventò immediatamente su Rahu.
Il malcapitato si rivolse a Shiva e lo pregò di essere risparmiato, in fin dei conti lui non era che un messaggero senza colpa.
Shiva intervenne e ordinò al demone di non mangiare Rahu.
“Ed allora chi mangio? - replicò il mostro - Tu mi hai creato con questa fame insaziabile, come la posso almeno lenire?”
“Mangia te stesso,” disse Shiva.
E così il mostro mangiò le proprie gambe, le proprie braccia, il proprio corpo e rimase soltanto una testa furiosa.
“D’ora innanzi – gli disse Shiva compiaciuto – tu sarai Kirtimukha, il volto glorioso. Ti voglio sempre davanti alla mia porta e chi entrerà nella mia casa senza aver prima venerato te, non otterrà niente di ciò che chiede.”
Per questo motivo sui portali dei templi hindu, su quelli dei palazzi e delle case spesso c’è un volto mostruoso, è il volto della gloria, il Kirtimukha.