L'atman si realizza e non si conosce, non servono azioni meritorie o caritatevoli, non è un premio o un traguarda raggiunto dai buoni, ma dai saggi. Sankara nel suo Vivekacudamani ci ricorda che "le azioni meritorie servono a purificare la mente non a comprendere la realtà. La realizzazione del Sè è sempre frutto dell'investigazione scriminante e non di azioni meritorie per quanto numerose possano essere".
Non servono neppure le azioni rituali, l'azione infatti si svolge sempre sul piano fenomenico, quello della (falsa) realtà, dell'illusione di Maya. La molteplicità non è reale perchè l'atman è indivisibile e senza parti.
"L'atman è aldilà di ogni immaginazione ed è libero dalla molteplicità fenomenica, solo i saggi possono realizzarlo pienamente, coloro che si sono liberati dal desiderio, dalla paura, dall'ira e che conoscono i Veda" (Gaudapada).