Sono passate alcune settimane dalla morte di alcune donne che si erano sottoposte ad un trattamento di sterilizza-zione nello stato indiano del Chattisgarh.
Aldilà del dolore e del giusto sdegno, il fatto evidenzia una volta ancora l'inutilità e la dannosità dei programmi di sterilizzazione finalizzati alla riduzione del tasso di natalità.
Ormai le statistiche e gli studi sull'argomento sono chiari. Rara-mente iniziative volte alla sterilizzazione maschile e/o femmi nile hanno avuto successo e proprio l'India dovrebbe saperlo.
Le grandi e costosissime campagne di sterilizzazione organizzate dai governi di Indira Gandhi e portate avanti dal figlio Sanjay, si sono dimostrate dei fallimenti. E così le successive, spesso incentivate con qualche migliaia di rupie, ma raramente incisive.
Nel 2012 in India sono state effettuate circa 4,6 milioni di sterilizzazioni femminili e circa 110mila maschili pari al 37% delle sterilizzazioni di tutto il mondo. Eppure l'India è il paese con uno dei maggiori tassi di crescita della popolazione al mondo e nel 2050 sarà il paese più popoloso al mondo superando la Cina e fallendo tutti gli obiettivi demografici che si era data (clicca qui). Su 7 miliardi e 300 milioni di abitanti sulla terra, attualmente 1 miliardo e 200 milioni sono indiani.
Cosa ci vuole allora? Vediamo alcuni dati raccolti dal sito indiastat e da due pubblicazioni di Amartya Sen che vi consiglio: "L'altra India" e "Una gloria incerta" (Ed. Mondadori).
Per esempio, "il nesso tra alfabetizzazione femminile e fertilità è particolarmente evidente", ugualmente rilevante è il livello di partecipazione delle donne al lavoro e il livello di benesse generale, in Kerala - considerato uno degli stati socialmente più avanzati dell'India, il tasso di fertilità (nascite per donna) è di 1,8 contro il 2,4 del tasso indiano
Tassi di natalità bassi sono anche quelli del tamil Nadu e del Himachal Pradesh
Ebbene il livello di povertà (popolazione sotto la soglia di povertà) del Kerala è pari al 12% della popolazione, quello del Tamil è il 17% e quello dell'Himachal è del 9,5% a fronte di una media nazioanle del 29,8% con punte del 53,5% nel Bihar e del 48,7% dello Chattisgarh.
Per quanto riguarda l'alfabetizzazione femminile invece, a fronte di una media nazionale del 65,5%, il Kerala ha una tasso del 92%, l'Himachal del 76,6% e il Tamil del 73,9 mentre nel Bihar è del 53,3% e nel Chattisgarh del 60,6%.
I dati sulla fertilità sono inversamente proporzionali: nel Bihar è del 3,6%, nel Chattisgarh è del 2,7%, nel Kerala e nel Himachal è dell'1,8% e nel Tamil è dell'1,7%.
Insomma il tasso di natalità è più alto laddove c'è più povertà e meno istruzione.