lunedì 30 gennaio 2012

30 Gennaio 1948: la morte di Gandhi

Il 30 gennaio 1948, alle 17.17, Mohandas Karamchand Gandhi, il Mahatma, venne ucciso a Delhi con tre colpi di pistola. Aveva 79 anni e stava recandosi alla preghiera serale. Prima di esalare l’ultimo respiro disse “Hé Ram,” “Oh, Dio,” realizzando il suo più grande desiderio, che la sua ultima parola fosse il nome di Dio e che il suo ultimo pensiero fosse rivolto a Dio. 
L’assassino si chiamava Nathuram Godsé, un indù integralista che considerava Gandhi troppo arrendevole con i musulmani. 
Sei mesi prima, il 15 agosto del 1947, l’India si era resa indipendente dal Regno Unito dopo una lotta non violenta guidata proprio da Gandhi, una lotta durata anni e che per modalità, impegno, coinvolgimento non ha avuto uguali nella storia dell’umanità. 
Nel messaggio radiofonico pronunciato a tutto il popolo indiano subito dopo la morte del Mahatma, il Primo Ministro indiano Jawaharlal Nehru disse: 
“Amici e compagni, la luce se ne è andata dalle nostre vite e c'è oscurità dappertutto. Non so cosa dirvi e come dirlo. Il nostro amato leader, Bapu come lo chiamavamo, il padre della nazione, non c'è più. Forse sbaglio a dire così. Tuttavia, non lo vedremo di nuovo come l’abbiamo visto per tanti anni. Non potremo più correre da lui per avere un consiglio e per cercare conforto, e questo è un colpo terribile, non solo per me, ma per milioni e milioni di persone in questo Paese, ed è difficile attutire il colpo con qualsiasi parola possa dirvi io o chiunque altro.
Ho detto che la luce si è spenta, ma mi sbagliavo. Perchè la luce che splendeva in questo paese non era una luce qualsiasi. La luce che ha illuminato questo paese per tanti anni, illuminerà questo paese per molti anni ancora, e mille anni dopo questa luce sarà ancora vista in questo paese, il mondo la vedrà e darà conforto a innumerevoli cuori. Quella luce rappresentava la verità vivente, le verità eterne, era la luce che ci ricordava la giusta strada, allontanandoci dall’errore, la luce che ha portato questo antico paese verso la libertà.”

4 commenti:

  1. vale la pena di amare l'India anche solo perchè è la terra di Gandhi.
    E' difficile trovare qualche personaggio che mi convinca di più!
    abbraccio

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  2. La cosa incredibile è che in India tantissimi (integralisti hindu)lo odiano. Per me è un rivoluzionario geniale e modernissimo. Salutoni Elisa.

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  3. È un peccato che sia morto così perchè sarebbe potuto sopravvivere almeno un po più di anni. L' assassino è stato un infame ad uccidere un signore di 79 anni

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    1. Questa la fine dell'assassino di Gandhi:
      http://ekamsatindia.blogspot.it/2012/05/nathuram-godse-luomo-che-uccise-gandhi.html

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