Bambini in India |
Non si sa come si chiamava, se un nome l’avesse mai avuto, la bambina che nel distretto di Jaisalmer in Rajasthan, è morta di denutrizione a pochi giorni dalla nascita. Aveva una colpa, grave in certe zone dell’India e soprattutto nel Rajasthan, era una bambina.
Dall’ultimo censimento (Census 2011) risulta che in questo Stato dell'India vivono 883 bambine sotto i sei anni ogni 1.000 maschi della stessa età. Solo dieci anni prima il rapporto era 909 a 1.000.
Oltre agli aborti e ai feticidi mirati contro le bambine, le autorità di questo Stato denunciano addirittura molti casi di infanticidio. In pratica i genitori abbandonano le neonate che muoiono di fame in pochi giorni.
Nel solo mese di giugno sono state segnalate le morti di cinque neonate. Una di esse era nata sanissima, ma è morta dopo pochi giorni. Il cadavere aveva chiari segni di denutrizione.
Delle altre quattro bambine non sono stati trovati i cadaveri e alle autorità che stanno indagando, gli abitanti dei villaggi hanno riferito che è loro tradizione abbandonare nel bosco i cadaveri dei bambini morti prima dei sei mesi di vita.
In realtà la tradizione prevede per i cadaveri dei neonati la sepoltura e la polizia è certa che in questi casi di infanticidio il cadavere viene in qualche modo eliminato anche grazie all'utilizzo di sostanze chimiche che ne accelerano la decomposizione.
Le autorità stanno cercando di reagire. In un caso – in attesa dei risultati dell’autopsia - è stato arrestato il padre di una delle bambine morte, mentre la polizia è sulle tracce dei genitori di un’altra neonata morta, che sono scappati per sfuggire alla giustizia.
La situazione è terrificante, se si pensa che nel solo Rajasthan negli ultimi anni ha una media di 2.500 feticidi e infanticidi femminili al giorno, sì non ho sbagliato: al giorno!
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