L'India dal satellite |
Tra il 2006 e il 2010 il 9% degli armamenti venduti nel mondo era stato appannaggio dell’India che aveva così superato la Cina piazzandosi al primo posto di questa particolare classifica.
Ebbene è degli scorsi giorni la notizia che la Repubblica Indiana acquisterà 126 caccia Rafale dalla francese Dassault per circa undici miliardi di dollari e un sottomarino nucleare dalla Russia per circa un miliardo di dollari. Tenuto conto di armamenti e di tecnologie presenti a bordo nonché delle garanzie e della necessaria manutenzione, i costi dovrebbero raddoppiare. L’India inoltre costruirà in proprio la sua prima portaerei.
Il bilancio di previsione indiano per gli anni 2011-2012 prevede costi per circa 1,5 trilioni di rupie (circa 33 miliardi di dollari), un incremento del 40% rispetto ai precedenti due anni. Il 70% di quanto stanziato è destinato agli armamenti.
L’India vuole diventare potenza incontrastata e punto di riferimento nel sud-est asiatico, vuole proteggersi dalla Cina (con la quale ha ancora aperte alcune dispute di confine) e dai paesi confinanti tutti (Pakistan, Birmania, Bangladesh, Sri Lanka) finanziati dai cinesi. L’India vuole inoltre mantenere il predominio sull’Oceano indiano, da sempre da lei considerato una sorta di ‘mare nostrum’, messo in discussione dall’aumentata influenza e dall’attivismo di Pechino considerati dalle autorità indiane come “incursioni aggressive”.
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