Surya sul suo carro trainato da sette cavalli |
Surya, il dio sole, che consuma se stesso nel sacrificio cosmico dell'universo, era un giovane molto bello e forte. Percorreva le sfere celeste sopra il suo carro di fuoco trainato da sette cavalli e guidato da Aruna, l'uomo-uccello fratello di Garuda il veicolo del dio Vishnu. Un giorno vide una bellissima ragazza e se ne innamorò. Era Samjna, figlia di Visvakarman, l'architetto degli dei. I due si sposarono.
Ma lo splendore e il calore di Surya, o forse la forza del suo amore, erano intollerabili per Samjna che non poteva neppure avvicinarsi all’amato sposo.
Una notte allora, quando Surya non c’era, fuggì nella foresta e si fece sostituire da Chaya (in sanscrito ‘ombra’) in tutto e per tutto uguale a lei, ma capace di sostenere la luce di Surya.
Surya non si accorse della sostituzione e visse con Chaya finchè un giorno, quando lei brontolò duramente uno dei figli di Samjna, il dio sole scoprì la verità.
Surya andò subito in cerca della moglie e la trovò nella foresta trasformatasi, per non essere scoperta, in una cavalla. Surya si trasformò a sua volta in uno stallone e si unì a lei svelando poi la sua vera identità.
I due tornarono nella sfera celeste, ma il problema del calore e della luce di Surya non era stato risolto.
Visvakarman, l’architetto degli dei e padre di Samjna, propose allora di ridurre i raggi di Surya che accettò. Visvakarman tagliò parte dei raggi solari in modo che Surya e Samina potessero vivere vicini.
Con i raggi tagliati vennero realizzate alcune tra le più potenti armi mai viste nell’universo, il trishula (tridente) di Shiva, il chakra (disco) di Vishnu, la lancia di Karttikeya, il tempio del sole di Konarak.