Caffè indiano |
Il profumo è intenso sin da quando comincia ad uscire dalla moka. Il gusto è corposo. Dopo averlo bevuto rimane un retrogusto dolce e amaro al tempo stesso. Buonissimo. E’ il mio prezioso caffè indiano che ho comprato questa estate, ma che sta – purtroppo – per finire.
L’ho comprato in un caratteristico negozietto di Thiruvananthapuram, la ex Trivandrum, capitale del Kerala. Si trova in M.G. Road. E si chiama Sanker’s Coffe & Tea.
Al banco si può scegliere la miscela che si preferisce e la quantità voluta. Il gestore è molto gentile e spiega natura, origini e provenienza di ogni prodotto. E’ possibile farlo macinare in diretta o portarselo a casa in
chicchi.
Quello che ho comprato l’ultima volta è originario di Wayanad, uno dei distretti del Kerala, stato sudoccidentale dell’India. E’ un posto splendido, collocato sulla catena montuosa dei Ghat Occidentali e dominato da una foresta tropicale lussureggiante.
Il nome deriva dalle parole Vayal, che significa riso, e Nadu, che significa luogo, terra. E’ la terra del riso, ma non solo, anche del tè, del pepe, dello zenzero e, appunto, del caffè.
Se siete in zona, fate una deviazione perché merita davvero.
Ora vi lascio perché il caffè è uscito.
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