In uno degli ultimi numeri di "D di Repubblica" c'era un'intervista ad Arundhati Roy. Le hanno chiesto la sua opinione su come dall'estero viene vista l'India. Questa la sua risposta:
La Porta d'India a Mumbay |
"È curioso, perché quando è scoppiata la cosiddetta “primavera araba” è stata ripresa ovunque. In Kashmir sono scese in piazza 100mila persone negli ultimi tre anni, affrontando carri armati, polizia. Ci sono stati un sacco di morti e nessuno ha parlato di “primavera del Kashmir”. Il Kashmir è sotto la più densa occupazione militare del mondo: 700mila soldati in quella piccola valle. Gli Stati Uniti ne hanno mandati 165mila per attaccare l’Iraq! Ma nessuno ne parla. Per forza, l’India è la destinazione ideale della finanza internazionale e quindi devi scrivere di percentuale di crescita, mica del fatto che ci sono 800 milioni di persone che vivono con meno di 30 centesimi al giorno! O del fatto che ci sono più poveri di quelli dei 7 più poveri stati africani messi assieme. Si parla della vita spirituale dell’India, non del fatto che è un paese molto violento con le donne e i bambini e che la classe media è assetata di sangue."
vero, e meno male che c'è Arundhati Roy che parla di tutte queste cose e di altre ancora.Perlomeno qualche voce c'è, anche se solo una, a dire quel che va detto.
RispondiEliminaUn abbraccio di buone feste!
Auguroni anche a te Elisa!
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