Surya, Dio del Sole |
Con la forza delle proprie austerità e grazie ai poteri che aveva accumulato, il saggio trasformò la topolina in una bellissima bambina.
Yajnavalkya tornò a casa e consegnò la piccola alla moglie che non riusciva ad avere figli e le disse:
“Ecco, prendi questa bambina, accoglila e crescila come se fosse nostra figlia.”
La bambina crebbe serena nella famiglia del saggio e giunse all’età in cui doveva essere data in sposa. Yajnavalkya amava molto quella che era diventata sua figlia e non voleva imporle un marito, ma desiderava che l’uomo scelto fosse di gradimento della ragazza.
Il saggio pensò subito a una marito bellissimo e soprattutto potente e si rivolse a Surya, il Dio Sole, che si dichiarò disponibile.
“Surya è troppo ardente – disse però la ragazza – non posso accettarlo.”
Yajnavalkya allora chiese a Surya:
“O venerabile Dio del Sole chi è più potente di te?”
“La nuvola è più potente di me – rispose Surya – infatti quando giunge lei, io divento invisibile.”
“Ti piace la nuvola?” chiese allora il saggio alla figlia.
“No – rispose la ragazza – la nuvola è fredda e buia.”
Yajnavalkya si rivolse allora alla nuvola e le chiese:
“Potente nuvola, chi ti è superiore?”
“Il Vento – rispose lei – quando spira il Vento io vengo spazzata via.”
Ma alla ragazza non piaceva neppure il vento, “è troppo instabile” disse.
“Oh Vayu, potente Dio del vento – chiese allora Yajnavalkya – chi è più forte di te?”
“Il Dio della montagna è più forte di me – rispose il vento – quando lo incontro non riesco mai ad oltrepassarlo e la mia corsa si deve fermare.”
“Dammi un altro marito – disse però la ragazza – la montagna è troppo aspra e dura, non voglio sposarla.”
Ma chi ci poteva essere di più potente di una montagna?
Yajnavalkya chiese allora umilmente alla montagna:
“O possente, chi è più forte di te?”
E la montagna rispose:
“I topi, loro sono più potenti di me perchè scavano fori nel mio corpo senza che io possa farci niente, rivolgiti a loro.”
Yajnavalkya andò allora dal Re dei topi e chiese a sua figlia se quello era il marito che voleva.
“Oh sì – disse lei raggiante – finalmente uno della mia specie, padre ti prego trasformami nuovamente in topo poiché è lui il marito che voglio!”
E così fu.
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