mercoledì 5 marzo 2014

Elezioni indiane: le date

La più grande democrazia del mondo chiama i suoi 814 milioni di elettori alle urne per eleggere i membri della Lok Sabha, letteralmente la Casa del popolo, ossia il parlamento della Repubblica Indiana.
Sono state rese note le date di questo imponente esercizio di democrazia. Si voterà - a seconda degli stati - dal 7 aprile al 12 maggio, mentre lo scrutinio avverrà il 16 maggio e l'insediamento della nuova assemblea legislativa avverrà entro il 31 maggio.
Si tratta di elezioni cruciali. Difficilmente il partito del Congresso, che ha guidato quasi ininterrottamente l'India dall'indipendenza ad oggi, riuscirà a vincerle ed anche i sondaggi danno in netto vantaggio Narendra Modi, il candidato del partito nazionalista BJP, attuale primo ministro del popoloso stato del Gujarat.
Un ruolo chiave lo svolgeranno i partiti regionali e la neo formazione che ha conquistato nelle settimane scorse il municipio di Delhi, il partito dell'Uomo Comune (AAP). I loro parlamentari saranno essenziali per consentire a uno dei due maggiori partiti nazionali di varare il nuovo governo in quanto difficilmente Congress o BJP otterranno la maggioranza assoluta dei voti.

4 commenti:

  1. Congress in discesa libera. Poco rassicurante anche il ritardo nel confermare il delfino come leader in competizione. Amici indiani sempre più convinti che Modi sia la soluzione. Mestre a me non fanno che tornare in mente le immagini del Gujarat del 2002. Follia. Cosa può diventare una violenza locale espressa su scala nazionale?

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  2. I sondaggi sembrano non dare speranza al Congress e il malcontento in India verso l'attuale governo e' molto diffuso. Rahul non ha la presa sull'opinione pubblica che aveva suo padre o, addirittura, che avrebbe sua sorella.

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  3. Anche io apprezzavo più Pryanka. Ma forse una figura femmilnile in questa fase è stata vista, sbagliando, come poco convincente. Rahul è un bonaccione, come suo padre. Bravo ma inadatto a governare secondo me

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    1. I sondaggi su Rahul sono impietosi. Speriamo si sbaglino.

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