sabato 24 settembre 2011

Il terzo occhio di Shiva

Varanasi, fedele shivaita
Shiva era in meditazione nella sua dimora sul monte Kailasa. Le gambe incrociate, il tronco eretto, la mente acquietata, interamente concentrato sull’Io sono, la Realtà Suprema, gli occhi socchiusi consentivano al mondo di esistere. Tutto era tranquillità ed armonia.
Parvati, la sposa di Shiva, vide il marito in questo stato di assoluta beatitudine e gli si avvicinò alle spalle, in silenzio, furtivamente. Una volta vicina al marito, che non si era accorto di lei, con le due mani gli coprì entrambi gli occhi.
Era solo uno scherzo, un gioco innocente, ma in quel modo la luce venne tolta dal mondo. Profondissime tenebre coprirono l’intero universo, un silenzio mortale avvolse il globo. Gli alberi appassirono, i campi si inaridirono, i fiumi e gli oceani si prosciugarono, i venti smisero di spirare, gli esseri viventi cominciarono a morire. Il disordine e la morte imperversarono indisturbati.
Allora Shiva, nella sua infinita bontà e misericordia e grazie ai suoi poteri divini, con la sola forza di volontà si fece crescere un occhio al centro della fronte e, con quell’occhio aperto, ridiede la luce e la vita all’universo.
Senza l’occhio che è rivolto verso l’interno alla ricerca del Sé, senza l’occhio che vede oltre le cose materiali non è possibile l’esistenza.

2 commenti:

  1. Di ritorno dal Kailash.
    L'occhio di Shiva domina il cielo e si perde dallo Shiva Tal fino al Manosanovar dove Shiva si bagna con Parvati

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